Con oggi, 7 maggio dell'anno del Signore 2011, inizia la 94ima edizione del GIRO D'ITALIA.
Paradossalmente ed ironicamente, uno può anche tralasciare il lato sportivo della cosa, se non è appassionato, ma non può di certo negare la rilevanza storica ed anche sociale di un evento del genere.
Il Giro d'Italia nacque nel 1909, a ruota (è proprio il caso di dirlo) del fratello maggiore francese (il Tour) che aprì i battenti nel 1903, e rappresentò fin dall'inizio un evento chiave proprio in termini di unificazione e condivisione di un sentimento nazionale come testimoniano gli stessi libri di storia.
Da non sottovalutare inoltre il fatto che il ciclismo è nato come uno sport che va incontro alla gente. Nessuna altra disciplina ti offre uno spettacolo del genere aggratisse, passando sotto le strade di casa tua. E' un evento popolare, per la gente e della gente.
Quindi date un occhio qui, controllate se il Giro farà visita alla vostra città, e lanciatevi in strada (non letteralmente please, non fatemi cadere i corridori).
Consigliato anche ai profani morti di fame da gadget, che si immolano in lotte all'ultimo sangue per contendersi un portachiavi di plastica o cappellini di pezza. Tranquilli, alle partenze e agli arrivi di tappa ce n'è pe' tutti.
[Nel 2006 e 2007, alla partenza di tappa da Trento, c'erano pensionati che si prendevano a insulti e gomitate per vincere cappellini, bandierine e chincaglierie varie da recare poi in dono alla sottoscritta. TRUESTORY. E' commovente, mai nessuno si era battuto per me . So' toccasana per l'ego femminile questi].
Paradossalmente ed ironicamente, uno può anche tralasciare il lato sportivo della cosa, se non è appassionato, ma non può di certo negare la rilevanza storica ed anche sociale di un evento del genere.
Il Giro d'Italia nacque nel 1909, a ruota (è proprio il caso di dirlo) del fratello maggiore francese (il Tour) che aprì i battenti nel 1903, e rappresentò fin dall'inizio un evento chiave proprio in termini di unificazione e condivisione di un sentimento nazionale come testimoniano gli stessi libri di storia.
Da non sottovalutare inoltre il fatto che il ciclismo è nato come uno sport che va incontro alla gente. Nessuna altra disciplina ti offre uno spettacolo del genere aggratisse, passando sotto le strade di casa tua. E' un evento popolare, per la gente e della gente.
Quindi date un occhio qui, controllate se il Giro farà visita alla vostra città, e lanciatevi in strada (non letteralmente please, non fatemi cadere i corridori).
Consigliato anche ai profani morti di fame da gadget, che si immolano in lotte all'ultimo sangue per contendersi un portachiavi di plastica o cappellini di pezza. Tranquilli, alle partenze e agli arrivi di tappa ce n'è pe' tutti.
[Nel 2006 e 2007, alla partenza di tappa da Trento, c'erano pensionati che si prendevano a insulti e gomitate per vincere cappellini, bandierine e chincaglierie varie da recare poi in dono alla sottoscritta. TRUESTORY. E' commovente, mai nessuno si era battuto per me . So' toccasana per l'ego femminile questi].