Patrizia Anguana Laquidara live
Jul. 8th, 2011 06:43 amGià in questo post vi parlai della signora Laquidara e della sua ultima fatica artistica, una sorta di concept album sulla figura mitologica dell'anguana. Oggi mi trovo a riparlarne volentieri per testimoniarvi la resa live di questo disco meravijoso.
Patrizia The Voice Laquidara, Canto o non Canto dell'Anguana, è una che vale la pena di andare a sentire senza alcuna ombra di dubbio. In tre parole: competente, talentuosa, raffinata. Una di quelle perle rare di talento, tecnica e poesia del panorama musicale italiano, qualsiasi sia il "genere" nel quale decide di muoversi e sperimentare. Con questo lavoro ha scelto di addentrarsi nel nell'ambito del folk veneto, anche se, quando si parla di musica, i confini di genere sono ovviamente sempre poco definiti e definibili.
La parola d'ordine per questo live è stata suggestione. Gli arrangiamenti, la voce sublime e un sapiente uso degli echi hanno reso a pieno il senso del magico e l'impressione di trovarsi in balia dell'incantesimo di una di queste maliarde fate dell'acqua. Atmosfere fatate, incantate e oserei dire quasi ipnotiche, tanto da affascinare il pubblico che si è concesso di applaudire solamente quando assolutamente certo l'ultima nota del brano fosse stata suonata.
Non sono comunque mancati degli ingredienti d'ironia, dai racconti di collaborazioni artistiche nate a seguito di scontri automobilistici, al fatto di averle visto dare vita ad una delle esibizioni live con il maggior numero di attrezzi di carpenteria sfruttati per il loro potenziale sonoro (mai suonato un segaccio con l'archetto?)
Esibizione eccellente e album che, nonostante vada a pescare in ambiti folk e tradizionali, è assolutamente fruibile e moderno anche grazie all'impiego di campionamenti e la presenza di una parte di elettronica.
Che dire, se passa dalle vostre parti, alzate i culi e andatela a sentire.
[Se volete saperne un po' sulla figura dell'Anguana, prestate attenzione all'inizio del video]
Patrizia The Voice Laquidara, Canto o non Canto dell'Anguana, è una che vale la pena di andare a sentire senza alcuna ombra di dubbio. In tre parole: competente, talentuosa, raffinata. Una di quelle perle rare di talento, tecnica e poesia del panorama musicale italiano, qualsiasi sia il "genere" nel quale decide di muoversi e sperimentare. Con questo lavoro ha scelto di addentrarsi nel nell'ambito del folk veneto, anche se, quando si parla di musica, i confini di genere sono ovviamente sempre poco definiti e definibili.
La parola d'ordine per questo live è stata suggestione. Gli arrangiamenti, la voce sublime e un sapiente uso degli echi hanno reso a pieno il senso del magico e l'impressione di trovarsi in balia dell'incantesimo di una di queste maliarde fate dell'acqua. Atmosfere fatate, incantate e oserei dire quasi ipnotiche, tanto da affascinare il pubblico che si è concesso di applaudire solamente quando assolutamente certo l'ultima nota del brano fosse stata suonata.
Non sono comunque mancati degli ingredienti d'ironia, dai racconti di collaborazioni artistiche nate a seguito di scontri automobilistici, al fatto di averle visto dare vita ad una delle esibizioni live con il maggior numero di attrezzi di carpenteria sfruttati per il loro potenziale sonoro (mai suonato un segaccio con l'archetto?)
Esibizione eccellente e album che, nonostante vada a pescare in ambiti folk e tradizionali, è assolutamente fruibile e moderno anche grazie all'impiego di campionamenti e la presenza di una parte di elettronica.
Che dire, se passa dalle vostre parti, alzate i culi e andatela a sentire.
[Se volete saperne un po' sulla figura dell'Anguana, prestate attenzione all'inizio del video]