Manna dal cielo, eccerto
Feb. 7th, 2012 10:05 pmNon ho mai amato particolarmente la neve, l'ho sempre ritenuta una rottura di balle, venendo perciò sistematicamente additata come una persona "poco romantica". La realtà è che la neve, risiedendo io a quasi 600 m di altitudine, è stata una costante della mia vita, l'ho vista spesso, mi ha messo i bastoni tra le ruote di continuo, quindi, sticazzi, è anche comprensibile non l'abbia mai vissuta come un dono del Cielo.
Come già narrai, cominciai ad averci a che fare sin dalla nascita, essendo io una dei noti "figli della nevicata dell'85". Mia madre, al fine di garantirsi un trasferimento tranquillo in ospedale per lo sgravamento della sottoscritta, si dovette spostare, con una settimana d'anticipo, ad altitudini più accettabili, in quanto gli addetti stradali non le avevano assicurato sarebbero stati in grado di rendere agibili le strade ancora per molto, se avesse continuato a nevicare a quella maniera. Mossa intelligente visto che in data 29/01/85 il livello di neve dinnanzi a casa mia fu rilevato a m 1,40. Ci siamo evitate un parto in casa alla vecchia maniera, o un recupero in elicottero molto real TV, come successe a qualche mio coetaneo.
Più in là con il tempo, neve significava rimanere a casa da scuola (il che poteva essere cosa buona, ma in realtà era vissuto come oddio-sonofuoridalmondo), oppure riuscire a scendere in città la mattina per non essere più in grado di rincasare la sera, perchè la tua fedele auto in salita 'gna faceva e ti abbandonava sul più bello. Ci si trovava quindi ad arrancare a piedi sù per queste salite con pendenza da giro d'Italia, tra due ali di auto abbandonate sul ciglio della strada, e romanticamente illuminati dal solo riflesso della luna sulla neve.
Con il tempo la tecnologia ci è venuta in soccorso anche per ciò che riguarda lo sgombero delle strade, quindi adesso non è più COSI' male. Sta di fatto che leggere e vedere i disagi vissuti nella Capitale (anche se con precipitazioni nettamente inferiori alle nostre) per la mancanza di mezzi idonei ad affrontare questo tipo di emergenze, mi ha fatto tornare indietro con la memoria e sibilare tra i denti "adesso capirete tutti perchè la neve NON è romantica". La neve sta bene sulle piste da scii e sui tetti delle case. Stop.
Gli unici aspetti positivi che riesco attualmente a trovare nelle precipitazioni nevose su strada, sono la purificazione dell'aria dalle polveri sottili, e l'abilità che ho acquisito nel guidare su ghiaccio e manto nevoso, robe che a Mika Hakkinen je farei magnà 'er nevischio, salutandolo con nonchalance dallo specchietto retrovisore.
Come già narrai, cominciai ad averci a che fare sin dalla nascita, essendo io una dei noti "figli della nevicata dell'85". Mia madre, al fine di garantirsi un trasferimento tranquillo in ospedale per lo sgravamento della sottoscritta, si dovette spostare, con una settimana d'anticipo, ad altitudini più accettabili, in quanto gli addetti stradali non le avevano assicurato sarebbero stati in grado di rendere agibili le strade ancora per molto, se avesse continuato a nevicare a quella maniera. Mossa intelligente visto che in data 29/01/85 il livello di neve dinnanzi a casa mia fu rilevato a m 1,40. Ci siamo evitate un parto in casa alla vecchia maniera, o un recupero in elicottero molto real TV, come successe a qualche mio coetaneo.
Più in là con il tempo, neve significava rimanere a casa da scuola (il che poteva essere cosa buona, ma in realtà era vissuto come oddio-sonofuoridalmondo), oppure riuscire a scendere in città la mattina per non essere più in grado di rincasare la sera, perchè la tua fedele auto in salita 'gna faceva e ti abbandonava sul più bello. Ci si trovava quindi ad arrancare a piedi sù per queste salite con pendenza da giro d'Italia, tra due ali di auto abbandonate sul ciglio della strada, e romanticamente illuminati dal solo riflesso della luna sulla neve.
Con il tempo la tecnologia ci è venuta in soccorso anche per ciò che riguarda lo sgombero delle strade, quindi adesso non è più COSI' male. Sta di fatto che leggere e vedere i disagi vissuti nella Capitale (anche se con precipitazioni nettamente inferiori alle nostre) per la mancanza di mezzi idonei ad affrontare questo tipo di emergenze, mi ha fatto tornare indietro con la memoria e sibilare tra i denti "adesso capirete tutti perchè la neve NON è romantica". La neve sta bene sulle piste da scii e sui tetti delle case. Stop.
Gli unici aspetti positivi che riesco attualmente a trovare nelle precipitazioni nevose su strada, sono la purificazione dell'aria dalle polveri sottili, e l'abilità che ho acquisito nel guidare su ghiaccio e manto nevoso, robe che a Mika Hakkinen je farei magnà 'er nevischio, salutandolo con nonchalance dallo specchietto retrovisore.