Bullet post sul terremoto
Jun. 4th, 2012 10:40 pm- Oggi è ufficialmente il quindicesimo giorno di terremoto, ed è maledettamente vero, non si può comprendere cosa sia, finchè non lo si vive sulla propria pellaccia. Ieri, dopo lo scossa delle 21:20, il solito genio bazzicante sui sogialcosi ci dava dei sensazionalisti perchè "una magnitudo di 5.1 non è forte" ( ! minghia, aspetterò di venir inguirgitata dalla faglia di Sant'Andrea prima di gridare all'allarme) e qualcuno si è meravigliato quando ho raccontato che anche qui c'è gente che dorme nei garage per non stare all'ultimo piano dei condomini, o quando ho detto che io stessa è da due settimane che dormo vestita e con saccoccia d'emergenza pronta. La verità è che quando la strizza prende, prende. E che non sono una fifona, eh. Storicamente godo della fama della dura, una che sa affrontare il pericolo meglio di quanto sappia affrontare le relazioni d'ammore. La verità è che i nostri sono patetici tentativi di avere il controllo della situazione, dato che questo è un evento dinnanzi al quale c'è poco da fare. Sto vivendo nella costante angoscia di come farò a tirar fuori una novantenne semi-inferma dal letto se dovesse sopraggiungere il pericolo di notte. Proprio non lo so.
- Sono notoriamente metereopatica. Quando è inverno, avverto sempre un intenso fastidio al ginocchio destro con almeno un paio di giorni d'anticipo sulla successiva nevicata. Non parliamo poi quando si tratta di cambio stagione, con una spossatezza generale che si abbatte addosso a mo' di macigno. Questi giorni, sarà la combinazione della tensione per il sisma e l'abbattersi di condizioni metereologiche che in gergo tecnico definirei "demmerda", mi sono tramutata in un rottame vivente , larveggiante di giorno e di notte, con dolori localizzabili un po' in tutte le articolazioni. Di particolare intensità su ginocchia, caviglia e polso sinistro, per non parlare poi dei sinistri cigolii ( ! ) provenienti dai gomiti ogniqualvolta li muovo un po'. Se necessitate di un dispositivo meteo per previsioni, in vista di ferie, feste, giorni liberi, stagioni del raccolto, mi candido ad un modico prezzo. M'accontento di vitto e alloggio.
- Non che sia una novità, ma la nostra classe politica vive totalmente fuori della realtà. La settimana scorsa, un terremotato intervistato, stanco del solito andirivieni di politicume che si presenta alle trasmissioni tv incolpando sistematicamente i precendenti governi per tutti i mali del mondo e capace solo di parlare a vanvera e mai di proporre qualcosa di pratico, si è rivolto a suddetto esponente politico dicendo: "E allora me lo dica lei onorevole La Russa, la settimana prossima ho la raccolta delle ciliegie e il mio deposito è crollato. Dove le metto secondo lei, eh?" Risposta di Ignazio (con trascrizione letterale fedele all'originale):"Beh, stibadele nelle ghiese indando, no?" Stipatele nelle chiese. STIPATELE-NELLE-CHIESE. Eccerto come non pensarci. Nelle chiese pericolanti o crollate, come no. Bah, qua pare veramente di avere a che fare con la nobiltà francese de "non hanno il pane?dategli le brioche".
- In questo periodo ci siamo tramutati in "Italiani, popolo di geologi, sismologi e allenatori" ( che l'attenzione per il calcio non viene a mancare manco in sti momenti).