Aug. 24th, 2012

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Credo che ognuno di noi, in tutta onestà, non possa negare di essersi lasciato andare più e più volte in poco eleganti epiteti quando si trattava di apostrofare lo stato dell'arte del palinsesto delle reti nazionali. Epiteti coloriti che si trasformavano in vere e proprie madonne quando si malediva la volta in cui si era pagato il canone.

L'arrivo del digitale e la conseguente moltiplicazione dei canali rai ha però concesso una diversificazione dell'offerta e, personalmente, una maggiore propensione a pagare quello che è uno dei tributi più odiati dagli italiani. In particolare l'avvento di raicinque, obiettivamente uno dei migliori canali tv, ha consentito una maggiore copertura di una tipologia di programma fino ad allora pressocchè latitante: il documentario di viaggio. L'ora fiorente offerta di questo tipo di intrattenimento, nonchè la possibilità di poterne godere tramite rai.tv a qualsiasi ora risultasse più conveniente, mi ha riportata ad apprezzare lo strumento televisivo, sopprimendo man mano quello che era il desiderio sempre più frequente di dar fuoco a schermi lcd, antenne, tubi catodici, ecc.

Da persona avente studiato turismo e da accompagnatore turistico, la categoria del documentario di viaggio mi è sempre stata gradita per il potenziale che ha di far comprendere all'italiano medio (che
all'estero pretende di avere sopraffino cibo italico o caffè tipo quello che fanno al bar all'angolo del quartiere suo) cosa significa davvero fare del turismo.

Tra i documentari maggiormente apprezzati trovo:

OVERLAND [raiuno]
Probabilmente l'unica produzione italica trasmessa dalle reti rai in questo ambito. La storia dei camion arancioni di Overland è lunga e feconda: guidati dall'istancabile Beppe Tenti (tanta stima), hanno cominciato a solcare asfalti, terre, sabbie, ghiacci e, tanto per non farsi mancare nulla, pure acque, a partire dal 1996 con una rotta che li ha portati da Roma a New York, attraverso la Siberia e lo Stretto di Bering. Da allora hanno collezionato qualcosa come 11 spedizioni, migliaia di chilometri e più di qualche rischione corso. L'Overland World Truck Expedition è attivo anche sul piano benefico , essendo portavoce dell'UNICEF e portando assistenza medica nei paesi che attraversa.
Le puntate di Overland, trasmesse per un discreto periodo di tempo in prima serata con un notevole successo di pubblico, improvvisamente e misteriosamente sono state spostate, in successione, in seconda serata, in terza, per poi cominciare a rimbalzare tra altre fasce orarie improponibili. I misteri della vita.

CON I TUOI OCCHI [raicinque]
Sophie Massieu, non vedente dalla nascita, scortata dal cane guida Pongo, viaggia attraverso luoghi scoprendoli tramite tatto, olfatto, gusto e udito. La sua sfortunata condizione, che le impone di godere delle attrattive in maniera 'alternativa', insegna come in verità anche un 'normodotato' dovrebbe concepire il viaggio: più che vedere luoghi, si tratta di viverli. Profondo.

POSSO VENIRE A DORMIRE DA VOI? [raicinque]
Probabilmente il mio preferito dato che, più che ai luoghi, si accosta all'aspetto etnologico del viaggio, alla conoscenza di popoli locali, usi e costumi.
Antoine de Maximy, armato di zaino e telecamera, si muove per i quattro continenti alla ricerca di storie, persone e tradizioni locali da immortalare. Dimentico di ogni tipo di pudore, approccia i locali e pone la fatidica domanda:"Posso venire a dormire da voi?", ritenendo che solo tramite l'accoglienza nelle altrui case si possa sperare di conoscere aspetti del carattere di una persona o di un popolo. Il documentario di Antoine, tra le altre cose, ci fa capire come la cultura dell'ospitalità sia ormai cosa dei paesi in via di sviluppo o del Terzo Mondo, e come l'Occidente si sia scordato della sacralità dell'atto di accoglienza (buffe le modalità con cui viene scaricato lo scocciatore, dal "no, mia moglie non vuole" al "certo, volentieri, vieni stasera all'indirizzo xy" per poi scoprire che era un recapito falso). Interessante e diverso dal solito.

LE TRE SERIE DI SIMON REEVE [raicinque]
Simon Reeve è un documentarista della BBC che ha ideato le serie, periodicamente replicate da raicinque, Equator, Tropic of Cancer e Tropic of Capricorn, volte a testimoniare l'esplorazione dei paesi attraversati dai tre paralleli.
Adolescente dai risultati scolastici poco esaltanti, è passato a diventare uno stimato autore di bestseller e conduttore tv (oltre che un bel figliolo da guardarsi, mentre i vostri uomini indugeranno su Donna Avventura). Serie da vedere.

Se avete qualche altro documentario di viaggio da consigliare sono tutta orecchie.


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