Digital revoluscion
Nov. 27th, 2009 01:28 amCon estremo orrore oggi ho scoperto che fra 4 giorni anche gli abitanti della Campania dovranno passare al digitale terrestre. Ciò significa che dovremmo sorbirci minimo un altro mese di spot informativi del tipo "ricordiamo agli abitanti della regione xy che, per continuare a vedere questo programma, dovranno munirsi di blablabla.." a tutte le sante ore del giorno.
Di tv non è che ne vedo molta, ma nelle precedenti settimane, ogni qual volta pigiavo sul tastino rosso del telecomando, mi sentivo ripetere che Roma era la prima capitale europea "digitalizzata" (quanto siamo avaantii) e che gli abitanti del Lazio, eccetto quelli della provincia di Viterbo (questi poveri viterbesi), erano pregati di andarsi a comprare la scatolina magica. Nei rari momenti in cui non veniva ricordato verbalmente, passava una simpatica scritta sovraimpressione. Le cose sono due: o pensano che la gente sia tanto ma tanto rinco, oppure i dati che mostrano un crollo dell'auditel hanno portato all'impiego di questa geniale tecnica di persuasione di massa finalizzata all' "ok, vado a comprarmi il decoder, purchè la smettano di sfracellarmi i cosiddetti".
C'è comunque da dire che il declino dei dati auditel, soprattutto nella regione Lazio, è più che altro causato dai vari malfunzionamenti accorsi. Sembra infatti che, nonostante lo swich off sia avvenuto, in alcune zone della regione non si veda una benemerita mazza, o per una una mancanza di copertura del segnale, o perchè le abitazioni sono munite di antenne troppo "vecchie". I mass media infatti, che così tanto declamano l'economicità dell'acquisizione del sistema digitale, si sono sbadatamente dimenticati di menzionare i probabili costi di "messa a punto" dell'impianto antennistico. Perchè, se avete un impianto datato, scordatevi pure di vedere qualcosa. Alla faccia dei modici 30 euro del decoder insomma. Da sottolineare anche il fatto che le regioni che già da tempo hanno effettuato lo switch off (come Sardegna e Piemonte) sono andate incontro a numerosi disagi. Giusto domenica a Che Tempo Che Fa, la torinese Litizzetto lamentava il fatto che, più che guardare la tv, le sembra ogni volta di ammirare dei quadri cubisti.
E questo digitale sarebbe un segnale di innovazione e progresso in Italia? Santi numi...
Di tv non è che ne vedo molta, ma nelle precedenti settimane, ogni qual volta pigiavo sul tastino rosso del telecomando, mi sentivo ripetere che Roma era la prima capitale europea "digitalizzata" (quanto siamo avaantii) e che gli abitanti del Lazio, eccetto quelli della provincia di Viterbo (questi poveri viterbesi), erano pregati di andarsi a comprare la scatolina magica. Nei rari momenti in cui non veniva ricordato verbalmente, passava una simpatica scritta sovraimpressione. Le cose sono due: o pensano che la gente sia tanto ma tanto rinco, oppure i dati che mostrano un crollo dell'auditel hanno portato all'impiego di questa geniale tecnica di persuasione di massa finalizzata all' "ok, vado a comprarmi il decoder, purchè la smettano di sfracellarmi i cosiddetti".
C'è comunque da dire che il declino dei dati auditel, soprattutto nella regione Lazio, è più che altro causato dai vari malfunzionamenti accorsi. Sembra infatti che, nonostante lo swich off sia avvenuto, in alcune zone della regione non si veda una benemerita mazza, o per una una mancanza di copertura del segnale, o perchè le abitazioni sono munite di antenne troppo "vecchie". I mass media infatti, che così tanto declamano l'economicità dell'acquisizione del sistema digitale, si sono sbadatamente dimenticati di menzionare i probabili costi di "messa a punto" dell'impianto antennistico. Perchè, se avete un impianto datato, scordatevi pure di vedere qualcosa. Alla faccia dei modici 30 euro del decoder insomma. Da sottolineare anche il fatto che le regioni che già da tempo hanno effettuato lo switch off (come Sardegna e Piemonte) sono andate incontro a numerosi disagi. Giusto domenica a Che Tempo Che Fa, la torinese Litizzetto lamentava il fatto che, più che guardare la tv, le sembra ogni volta di ammirare dei quadri cubisti.
E questo digitale sarebbe un segnale di innovazione e progresso in Italia? Santi numi...