Carissimi,
chi mi conosce da un po' o mi folloua su twitter, saprà che in questi giorni sto vivendo in una sorta di trance agonistico- passiva in quanto sono iniziati i giochi olimpici di Londra. Le Olimpiadi sono per la sottoscritta evento sacro nonchè scusante per poter sbraitare in libertà e dare sfogo al latente sentimento nazionalista che noi italiani in genere riscopriamo solo durante gli eventi sportivi. Mi ritengo comunque brava in quanto, al contrario della maggioranza, non mi limito alla Nazionale di Calcio, ma godo anche di fronte ai tornei di freccette e agli avvincenti campionati di bocce su spiaggia.
Scherzi a parte, ho sempre nutrito molto rispetto per gli atleti, per la vita che fanno, e le loro imprese mi hanno sempre conquistata, partecipassero a campionati italiani, europei o mondiali che fossero. Le Olimpiadi però hanno sempre avuto un fascino speciale. Non so bene se per il senso di collettività che mi comunicano, per i principi decuberteniani introdotti con i Giochi moderni, o se per le loro antiche origini. Forse per tutte queste cose insieme. Sta di fatto che quando si parla dei suddetti giochi si fa largo in me, oltre alla giuoia, anche un forte senso della tradizione. I Giochi son i Giochi rigà, e si devon far le cose per bene.
I nostri stimati amici d'oltremanica, oltre ad andare incontro a preventivabili incidenti ed inconvenienti tipo incendi negli stadi e ingorghi in metropolitana, quest'oggi hanno compiuto un'azione sacrilega. Hanno spento il braciere olimpico che, notoriamente, non deve mai cessare di bruciare durante l'intero corso dell'evento. L'elogiatissimo Danny Boyle ha sì dato vita ad una straordinaria cerimonia d'apertura, ma poi se mi si cade su questi 'dettagli' mi si attirano le malvolenze degli dei dell'Olimpo...
http://www.telegraph.co.uk/sport/olympics/news/9437590/London-2012-Olympic-flame-goes-out-as-cauldron-is-moved.html
...e mi si gettano "sul fuoco" le gesta compiute da genti serie che si sono sacrificate con coraggio per portare in quel di Londra il fuoco d'Olimpia sano e salvo...

chi mi conosce da un po' o mi folloua su twitter, saprà che in questi giorni sto vivendo in una sorta di trance agonistico- passiva in quanto sono iniziati i giochi olimpici di Londra. Le Olimpiadi sono per la sottoscritta evento sacro nonchè scusante per poter sbraitare in libertà e dare sfogo al latente sentimento nazionalista che noi italiani in genere riscopriamo solo durante gli eventi sportivi. Mi ritengo comunque brava in quanto, al contrario della maggioranza, non mi limito alla Nazionale di Calcio, ma godo anche di fronte ai tornei di freccette e agli avvincenti campionati di bocce su spiaggia.
Scherzi a parte, ho sempre nutrito molto rispetto per gli atleti, per la vita che fanno, e le loro imprese mi hanno sempre conquistata, partecipassero a campionati italiani, europei o mondiali che fossero. Le Olimpiadi però hanno sempre avuto un fascino speciale. Non so bene se per il senso di collettività che mi comunicano, per i principi decuberteniani introdotti con i Giochi moderni, o se per le loro antiche origini. Forse per tutte queste cose insieme. Sta di fatto che quando si parla dei suddetti giochi si fa largo in me, oltre alla giuoia, anche un forte senso della tradizione. I Giochi son i Giochi rigà, e si devon far le cose per bene.
I nostri stimati amici d'oltremanica, oltre ad andare incontro a preventivabili incidenti ed inconvenienti tipo incendi negli stadi e ingorghi in metropolitana, quest'oggi hanno compiuto un'azione sacrilega. Hanno spento il braciere olimpico che, notoriamente, non deve mai cessare di bruciare durante l'intero corso dell'evento. L'elogiatissimo Danny Boyle ha sì dato vita ad una straordinaria cerimonia d'apertura, ma poi se mi si cade su questi 'dettagli' mi si attirano le malvolenze degli dei dell'Olimpo...
http://www.telegraph.co.uk/sport/olympics/news/9437590/London-2012-Olympic-flame-goes-out-as-cauldron-is-moved.html
...e mi si gettano "sul fuoco" le gesta compiute da genti serie che si sono sacrificate con coraggio per portare in quel di Londra il fuoco d'Olimpia sano e salvo...
