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Già da tempo frullava nella mia rizzuta testolina l'idea di dedicare qualche riga ai luoghi natii ed ecco che finalmente mi sono decisa a farlo.
Scrivere di casa propria in un journal personale trovo abbia una logica dato che, fondamentalmente, un individuo, oltre che delle proprie esperienze, è anche risultato delle proprie origini. Andrò ad utilizzare tre post perchè il tessuto urbano e culturale di un territorio è cosa assai complicata da articolare: dapprima guarderemo il mio territorio da lontano, da un particolare punto di osservazione, e man mano ci avvicineremo fino ad arrivare nei pressi di casetta mia.

Monte Berico
Si suol dire che per capire una città, essa va vista dall'alto e tendo ad essere d'accordo. Monte Berico sta a guardia di Vicenza e da qui essa merita di essere osservata. Piazzale della Vittoria sul Monte Berico è un vero e proprio terrazzo sulla città, sull'alto vicentino (dove vivo) e sulle Piccole Dolomiti che stanno sullo sfondo a delimitare il confine con il Trentino. Durante il Primo Conflitto Mondiale quel confine là era luogo di combattimento e posso solo immaginare come il frastuono degli obici e delle fette di montagna che venivano letteralmente giù, riecheggiassero in tutto il territorio.
Come immaginabile, la popolazione guardava con apprensione e paura a quell'instabile fronte e fu così che si decise di fare un voto alla patrona, a quella Madonna che stava a guardare Vicenza proprio da Monte Berico, affinchè il nemico non sfondasse quella linea e portasse sangue e distruzione in città.
La Basilica di Monte Berico
Un tempo il Veneto, per il suo attaccamento al Cattolicesimo, era chiamato la "Sacrestia d'Italia" e Vicenza non era diversa. Tutt'oggi, praticanti o meno, per devozione o per costume, i vicentini sono molto attaccati alla patrona, la Madonna di Monte Berico, la cui immagine ricorre in larga parte delle case e delle chiese della diocesi. Ne viene osservato il culto da lunghissimo tempo, ossia da quando nel 1400 si narra abbia salvato la città dalla piaga della peste.
La storia infatti vuole che la prima basilica sia sorta qui dopo un'apparizione della Vergine che comunicò ad una contadina che quello doveva essere il luogo esatto dove far sorgere una chiesa a lei dedicata affinchè il morbo potesse essere debellato.
[ photo By Danielkwiat (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 4.0-3.0-2.5-2.0-1.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0-3.0-2.5-2.0-1.0)], via Wikimedia Commons]
[La "Madonna del Manto" con gioielli creati dai mastri orafi vicentini. Da piccola ero convinta quelli sotto il mantello fossero dei bambini; in verità sono i rappresentanti delle varie classi sociali della città xD ]
Secolarizzazione e forte benessere nei decenni precedenti alla crisi, di fatto non hanno di molto rallentato i pellegrinaggi a questo Santuario e il moltiplicarsi degli ex-voto che vanno a tappezzare le pareti della chiesa e del chiostro.
Scrivere di casa propria in un journal personale trovo abbia una logica dato che, fondamentalmente, un individuo, oltre che delle proprie esperienze, è anche risultato delle proprie origini. Andrò ad utilizzare tre post perchè il tessuto urbano e culturale di un territorio è cosa assai complicata da articolare: dapprima guarderemo il mio territorio da lontano, da un particolare punto di osservazione, e man mano ci avvicineremo fino ad arrivare nei pressi di casetta mia.

Monte Berico
Si suol dire che per capire una città, essa va vista dall'alto e tendo ad essere d'accordo. Monte Berico sta a guardia di Vicenza e da qui essa merita di essere osservata. Piazzale della Vittoria sul Monte Berico è un vero e proprio terrazzo sulla città, sull'alto vicentino (dove vivo) e sulle Piccole Dolomiti che stanno sullo sfondo a delimitare il confine con il Trentino. Durante il Primo Conflitto Mondiale quel confine là era luogo di combattimento e posso solo immaginare come il frastuono degli obici e delle fette di montagna che venivano letteralmente giù, riecheggiassero in tutto il territorio.
Come immaginabile, la popolazione guardava con apprensione e paura a quell'instabile fronte e fu così che si decise di fare un voto alla patrona, a quella Madonna che stava a guardare Vicenza proprio da Monte Berico, affinchè il nemico non sfondasse quella linea e portasse sangue e distruzione in città.
La Basilica di Monte Berico

La storia infatti vuole che la prima basilica sia sorta qui dopo un'apparizione della Vergine che comunicò ad una contadina che quello doveva essere il luogo esatto dove far sorgere una chiesa a lei dedicata affinchè il morbo potesse essere debellato.

[La "Madonna del Manto" con gioielli creati dai mastri orafi vicentini. Da piccola ero convinta quelli sotto il mantello fossero dei bambini; in verità sono i rappresentanti delle varie classi sociali della città xD ]
Secolarizzazione e forte benessere nei decenni precedenti alla crisi, di fatto non hanno di molto rallentato i pellegrinaggi a questo Santuario e il moltiplicarsi degli ex-voto che vanno a tappezzare le pareti della chiesa e del chiostro.
Da secoli inoltre si perpetua l'usanza, appena finita la celebrazione della Messa, di mettersi in processione verso il retro dell'altare maggiore dove si trova una placca che, secondo la tradizione popolare, sta ad indicare il luogo esatto dell'apparizione della Madonna.
L'aspetto bellico di Monte Berico
Monte Berico tuttavia non è esclusivamente un luogo di culto e spiritualità, c'è l'altra faccia della medaglia: esso fu infatti teatro di combattimenti e tuttora di celebrazioni di trionfi bellici. Piazzale della Vittoria, ad esempio, non è altro che omaggio alla vincita del 1918. Il Museo del Risorgimento e della Resistenza inoltre, a pochi metri dal Santuario, non casualmente è stato posto qui: il monte fu infatti luogo di scontro durante i celeberrimi moti del '48.

Monte Berico in definitiva, oltre che uno straordinario punto d'osservazione, lo trovo un sito particolarmente rappresentativo del mio intero territorio, di questa contrapposizione che a Vicenza esiste tra aspetto sacro e bellico. Dalla tradizione cattolica alla posizione militarmente strategica che l'ha vista, più volte nella storia, campo di battaglia ed ora, non a caso, sede della base americana.
Anche voi riconoscete alla vostra città una doppia anima?
Ci vediamo la prossima volta con un giretto in centro storico.
L'aspetto bellico di Monte Berico
Monte Berico tuttavia non è esclusivamente un luogo di culto e spiritualità, c'è l'altra faccia della medaglia: esso fu infatti teatro di combattimenti e tuttora di celebrazioni di trionfi bellici. Piazzale della Vittoria, ad esempio, non è altro che omaggio alla vincita del 1918. Il Museo del Risorgimento e della Resistenza inoltre, a pochi metri dal Santuario, non casualmente è stato posto qui: il monte fu infatti luogo di scontro durante i celeberrimi moti del '48.

Monte Berico in definitiva, oltre che uno straordinario punto d'osservazione, lo trovo un sito particolarmente rappresentativo del mio intero territorio, di questa contrapposizione che a Vicenza esiste tra aspetto sacro e bellico. Dalla tradizione cattolica alla posizione militarmente strategica che l'ha vista, più volte nella storia, campo di battaglia ed ora, non a caso, sede della base americana.
Anche voi riconoscete alla vostra città una doppia anima?
Ci vediamo la prossima volta con un giretto in centro storico.
no subject
Date: 2015-01-19 10:50 pm (UTC)Se un giorno volessi venire, ti accoglierò con i dovuti omaggi e sarò volentieri la tua guida personale *agguanta l'ombrellino da guida turistica*
no subject
Date: 2015-01-20 07:46 am (UTC)Ai tempi dell'università avevo un'amica di Vicenza (si chiama Serena Naccari, magari la conosci) e una volta mi ha ospitata a casa sua, facendomi fare anche un bel giro nei dintorni: mi ha portato anche a Monte Berico e ricordo proprio di aver visto il piazzale e la chiesa. Quella è una zona molto gradevole, anche perché nel giro di pochi km trovi qualche villa palladiana (o di quella scuola architettonica) che si innesta magnificamente nel territorio collinare. Anche il centro di Vicenza - va da sé - mi era piaciuto molto... Ma aspetto il prossimo post per commentare. :P
Vicenza ha ovviamente molto in comune con Verona, ma se penso a una "doppia anima" della città il primo contrasto che mi viene in mente è quello storico, tra la Verona Romana e quella Medievale.
no subject
Date: 2015-01-20 09:46 am (UTC)Ah quindi sei già stata, conosci un po'! E no, non mi sembra di conoscere la tua amica perchè tra l'altro non vengo dal centro cittadino.
Mi fa piacere Vicenza ti sia piaciuta, al prossimo post allora ;)
no subject
Date: 2015-01-20 11:25 am (UTC)no subject
Date: 2015-01-21 09:29 pm (UTC)no subject
Date: 2015-01-21 09:30 pm (UTC)