Sodoma, Gomorra ed Amsterdam
May. 27th, 2011 04:56 amQuella del titolo fu esattamente l'espressione che balenò nella mia mente il giorno stesso in cui arrivai ad Amsterdam. Ero nella città della perdizione. La notte stessa sarebbe giunto un angelo del Signore e, marcando con sangue di capretto le abitazioni (e le vetrine e gli ingressi di coffee shop), avrebbe condannato alla dannazione eterna le anime di tutti i peccatori (tanti). Vedevo già la città in fiamme, e le poche anime pie fuggire a bordo di imbarcazioni improvvisate nel cuore della notte.
Scenari apocalittici a parte, probabilmente risultato dell'alta concentrazione di cannabis presente nell'aria, c'è comunque da sottolineare che la sottoscritta non è che fosse ignara di cosa il brand "Amsterdam" implicasse e a che tipo di target turistico la città mirasse, ma un santommaso chiunque, prima di vedere con occhio, tende sempre ad attribuire a certe storie l'etichetta di leggende metropolitane.
Ed invece scontro con la realtà. Una arriva e scopre che il suo convenientissimo hotel sta giusto all'inizio del Red Light District. Scopre pure, scostando le tende che oscurano la propria stanza, che dall'altra sponda del canale sottostante, sta una signora discinta in vetrina. Comincia a chiedersi perchè anche le proprie finestre, più che tali, sembrino un'enorme luminosa vetrata. Perbacco, si direbbe una vetrina anch'essa. Sarà mica che anche qui, in passato, si facevano delle robe strane?
Nei pressi della Westerkerk (Chiesa Ovest) si incappa in questo chiosco, le cui pareti riportano ognuna una rivisitazione "a tema" di un'opera della storia dell'arte. In questo caso potete rimirare la Creazione di Adamo, che qui riprende il celebre passo della Genesi nel quale Dio vieta ad Adamo di cibarsi del frutto dell'albero, perchè tanto alla sua dieta ci avrebbe pensato lui. Lo avrebbe abbottato di patate fritte, naturalmente.
Se vi capiterà di recarvi nella capitale olandese, non stupitevi quindi di eccessi in entrambe le direzioni. Nel pacchetto turistico Amsterdam è tutto compreso: cannabis, prostitute e predicatori che, ai lati della strada, cercheranno di salvarvi dalla perdizione e l'eterno castigo.
Scenari apocalittici a parte, probabilmente risultato dell'alta concentrazione di cannabis presente nell'aria, c'è comunque da sottolineare che la sottoscritta non è che fosse ignara di cosa il brand "Amsterdam" implicasse e a che tipo di target turistico la città mirasse, ma un santommaso chiunque, prima di vedere con occhio, tende sempre ad attribuire a certe storie l'etichetta di leggende metropolitane.
Ed invece scontro con la realtà. Una arriva e scopre che il suo convenientissimo hotel sta giusto all'inizio del Red Light District. Scopre pure, scostando le tende che oscurano la propria stanza, che dall'altra sponda del canale sottostante, sta una signora discinta in vetrina. Comincia a chiedersi perchè anche le proprie finestre, più che tali, sembrino un'enorme luminosa vetrata. Perbacco, si direbbe una vetrina anch'essa. Sarà mica che anche qui, in passato, si facevano delle robe strane?
Ma Amsterdam è proprio questo. Una città che, grazie al principio delle libertà individuali e della tolleranza, concede a spacciatori di hashish e prostitute di "esercitare" in tutta tranquillità. Che si nutre e vive grazie all'incoming favorito da tali attività.
Ma essa è anche città di contraddizioni. Perchè tra i cittadini, noti per le loro larghe vedute, ha cominciato a insinuarsi il tarlo del dubbio, e tra i tavolini dei bruin cafè e dei circoli letterari circola sempre più l'opinione che forse sarebbe giusto porre un limite e stringere un po' sul concetto di libertà individuale. E' città delle contraddizioni perchè, tra un coffee shop e un altro, sta un Museo della Bibbia e tra una vetrina e l'altra nel Quartiere del Sesso, sta una delle chiese più famose della città. Quando si dice mescolare il sacro con il troiaio.
Ma a scorrazzar per strade, anzi per calli stil Venezia, ci si imbatte anche nel meno sconcertante e più classico accostamento/cozzaglia "sacro-profano". Questo è solo un esempio:
Nei pressi della Westerkerk (Chiesa Ovest) si incappa in questo chiosco, le cui pareti riportano ognuna una rivisitazione "a tema" di un'opera della storia dell'arte. In questo caso potete rimirare la Creazione di Adamo, che qui riprende il celebre passo della Genesi nel quale Dio vieta ad Adamo di cibarsi del frutto dell'albero, perchè tanto alla sua dieta ci avrebbe pensato lui. Lo avrebbe abbottato di patate fritte, naturalmente.
Se vi capiterà di recarvi nella capitale olandese, non stupitevi quindi di eccessi in entrambe le direzioni. Nel pacchetto turistico Amsterdam è tutto compreso: cannabis, prostitute e predicatori che, ai lati della strada, cercheranno di salvarvi dalla perdizione e l'eterno castigo.

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Date: 2011-06-25 03:46 pm (UTC)no subject
Date: 2011-06-25 03:55 pm (UTC)no subject
Date: 2011-06-25 04:07 pm (UTC)